Suzuki Hayabusa 2021, chi la apprezza e chi no, come sempre

Suzuki Hayabusa 2021, chi la apprezza e chi no, come sempre

18 Febbraio 2021 0 di La Redazione

Come sta capitando ormai con una certa cadenza, i modelli che furono un gran successo alla loro nascita vengono poi riproposti, anche a distanza di tempo (come in questo caso) più o meno rimodernati e più o meno fedeli al modello originale, creando in alcuni casi un vero e proprio brand™ all’ interno di un marchio, come ad esempio sta facendo la “Fiat” con la 500 oppure in maniera diversa la Mini all’ interno di BMW. Nell’universo moto stessa cosa è stata fatta dalla Ducati con la Scrambler e con il Monster – questo – solo per citare gli esempi più eclatanti. Di solito quello di riproporre e riaggiornare mezzi iconici è una bella cosa per gli appassionati di un determinato modello, solo che, A volte vengo pervaso da qualche dubbio, come se si fosse persa la capacità di rinnovarsi completamente andando sempre a rovistare tra i modelli di successo del passato, dandogli nuova vita, forse, per paura di perdere proprio quella fetta di clientela affezionata, o strategicamente per accaparrarsi gli istancabili nostalgici che ricoprerebbero lo stesso modello di moto per mille anni.

GSX 1300R prima serie 1998

E’ questo il caso della Suzukona che al suo debutto infranse tutti i record di velocita’ e accelerazione per una moto stradale impressionando la stampa e i motociclisti, piu’ di venti anni fa, arrivando alla folle velocità di 312km/h ufficialmente riscontrati nelle varie prove. E’ stata l’ unica moto al mondo con il fondoscala del tachimetro a 350Km/h (fino a che non fu autolimitata a 300 ). Il clamore per queste prestazioni ha attirato l’attenzione dei motociclisti piu’ smanettoni che si sono con il tempo appassionati e affezionati a questo modello di moto, così tanto da elevarla ad “oggetto di culto”. Così, in un mercato sempre piu’ incerto e difficile anche Suzuki si è nuovamente fatta avanti, riproponendo il suo “falco pellegrino” in una terza serie, 2021. Questo modello nel tempo ha visto la nascita di un mito con tanto di veri e propri Motoclub dedicati. Come nel caso, appunto, della GSX 1300 R Hayabusa, con un motoclub anche iscritto alla FIM riconosciuto dalla federmoto. Questo

Siamo un Club di persone amanti della mitica e unica Suzuki Hayabusa, il Falco Pellegrino, la moto da paura per motociclisti di un certo spessore … poche parole la possono descrivere … Semplicemente stupenda, solo da vivere”

..Quindi, dallo slogan si capisce proprio che è un gruppo di veri accaniti per questa moto, e GUAI A TOCCARGLIELA.

In realtà la Suzuki Hayabusa è una moto che ha sempre diviso, o piace tanto o non piace per niente. Spesso, sono proprio questi i presupposti per fare nascere, in quelli a cui piace tanto, la vera e propria enfatizzazione e mitizzazione che da il via alla creazione di gruppi di persone che la pensano allo stesso modo e che si sentono di appartenere a qualcosa – aggiungerei – che va oltre il semplice possedere un mezzo meccanico.

Vorrei partire infatti proprio dallo slogan del Motoclub per cercare di capire meglio cosa è che piace tanto della Hayabusa. Si parla di “Moto da paura per motociclisti di un certo spessore”. Si può dedurre quindi che le qualità più Apprezzate siano, prestazioni e doti velocistiche della moto, e che ci voglia anche un certo coraggio per sfruttarla e girare completamente la manopola del gas..“semplicemente stupenda, solo da vivere” quindi una moto che piace in tutto e per tutto (compresa la linea), provare per credere – Perfetto – Abbiamo capito quanto piace a quelli che la amano, che ne parlano piu o meno cosi

Non ci sono parole per descriverla. Potente, elegante e unica. Una super sportiva da 200 CV, comoda anche in due

Una moto unica fantastica e introvabile in buone condizioni di stato e di usura, fortunato chi se la potra godere !!!!

Gran motore, molto elastico. Adatta a qualsiasi tipo di utilizzo, viaggi o pista

E quelli che non l’hanno capita?? Che cosa ne pensano?? Bhe, mi sono divertito a leggere alcuni commenti sulla Hayabusa che voglio riportare qui di seguito per leggerli insieme, Come nei peggiori Bar Sport di Caracas, alcuni ci vanno giu’duro

brutta, pesante, ingombrante, inutile

“un cassone da autobahn, su misto agile come una balena in una vasca da bagno”

inutile, pesante, consuma come uno Scania…ma ha anche dei difetti

Bhe, come avete capito la “Busa” è oggetto di dibattiti e contrasti da sempre. A noi motociclisti piace dividerci, simpaticamente, ci mancherebbe , quando ci troviamo davanti ad una moto che non piace ad unanimità e non è riconosciuta universalmente bella e perfetta, come, AD ESEMPIO..rullo di tamburi, Il mito intoccabile – La Ducati 916– ..e adesso parte anche la musica con gli archi. Trovatemi uno che ha da ridire qualcosa.

Con questo nuovo modello 2021, Riuscirà la Hayabusa a fare breccia nuovamente nei cuori dei tantissimi appassionati del mitico falco e magari ad attirare nuovi appassionati??

A vederla subito e a primo impatto la GSX 1300R Hayabusa 2021 è il frutto dell’astuzia dei Giapponesi, che non volendo di certo rischiare di perdere i seguaci della mitica “Busa” azzardando uno stravolgimento totale della moto, non hanno fatto una moto totalmente nuova esteticamente, ma anzi, sembra piu’ un RE REstyling dei vecchi modelli. E’ ancora riconoscibilissima ,anche vedendola frontalmente da lontano. Il grosso Muso affusolato, le due grandi prese d’aria dell’airbox ai lati del cupolino e il fanale a sviluppo verticale (a richiamare ancora il becco di un falco) sembra quasi lo stesso di allora ma rimodernato, così come lateralmente, sembra sempre la stessa, mastodontica, un po cicciona, ma aerodinamica. Due grosse prese d’aria sulle carene, peraltro molto ben fatte e curate, sembrano chiedere scusa a tutti quei motociclisti che lamentavano un calore eccessivo trasmesso dal motore. Chiude la moto, un codone gigante con una fanaleria a led ben integrata e devo ammettere che forse è il codone più bello di tutti e tre i modelli, nuovo, ma ancora lo stesso imponente Culone che unito agli scarichi laterali fa ingombrare la moto quanto un apino.

le tre serie
1999 2007 2021

Altro segno particolare della moto lasciato volutamente pressochè invariato è il cruscotto analogico. E’un altro tratto distintivo del “falco pellegrino”..vedere le lancette schizzare verso l’alto piace tanto agli smanettoni e ha da sempre avuto un certo effetto “folcloristico” sulle moto degli anni 90 e specialmente sulla Hayabusa dove si vede bene quanto sia dotata di un’accelerazione impressionante allora come oggi. L’ unico tocco di modernità all’interno del kockpit è un piccolo computer di bordo TFT dal quale si vedono tutte le informazioni necessarie compresi vari settaggi elettronici..

Display TFT sul modello 2021
Don’t Try this at home (non fatelo a casa)

Se è vero che il lavoro fatto sull’ estetica accontenta molto i nostalgici e che, per adesso, gran parte del pubblico sembra apprezzare molto il lavoro fatto, (specialmente per gli estimatori di questa moto), quello che sembra aver scontentato un pò, da quanto leggo nei commenti in rete, è la parte motoristica. La hayabusa 2021 infatti non ha fatto grossi passi avanti in quanto a cavalleria che anzi diminuisce sensibilmente passando da 197 a 190CV (colpa dell’Euro5. ndr)…non che siano pochi, però molti forse si sarebbero aspettati dei nuovi numeri da riferimento per una moto che ha infranto record a ripetizione. E qui, apro e chiudo una piccola parentesi. – (Per quanto mi riguarda, trovo ingiusto oltre che inutile che si debba per forza battere un primato, specialmente per moto che poi devono essere guidate su strada..non hanno senso neanche 190CV, è vero, ma 250CV (ad esempio) sarebbero stati assolutamente fuori da ogni ragione..inoltre, le moto ad alte prestazioni di oggi sono tutte autolimitate a 300Km/h, che anche li…che differenza farebbe aggiungere altri 30/40km/h? nessuna. Credo che sia un discorso etico ad un certo punto – della serie – dove vogliamo arrivare) –

Comunque, tornando a noi. Leggendo qua la gente non è mai sazia di cavalli (HP) ed escono fuori anche commenti sulle prestazioni.

Che delusione 190CV per 1340cc, poi peserà 250Kg.Avrei voluto 220cv

esagerata e iconica, deluso dalla potenza, la stessa di circa 20 anni fa

Già… chi è che oggi non ha 220cv in garage. Roba da bambini, Che vuoi che siano..Vabbè… Al cospetto, per alcuni, di SOLO 190CV….La Hayabusa sembra comunque essere diventata oggi una moto matura, “che ha messo la testa apposto” (come si dice per degli ex ragazzacci) e per quanto possibile, sarà forse un po’ più User Friendly grazie ad un lavoro di ammodernamento che ha visto l’aggiunta di controlli elettronici raffinati. La terza serie si dota infatti del Suzuki Intelligent Ride System.

L’acceleratore elettronico ha 6 diversi riding modes, 3 preimpostati e 3 personalizzabili, così come si aggiornano i 3 Power Modes della Hayabusa. Il CONTROLLO DI TRAZIONE è settabile su 10 livelli e così anche L’ANTI LIFT,entrambi sono escludibili, così come il CONTROLLO DEL FRENO MOTORE, in 3 modalità e il QUICKSHIFTER, in 2. Ci sono inoltre 3 livelli per il LAUNCH CONTROL il CONTROLLO DELLA COPPIA in rilascio, il LIMITATORE DI VELOCITÀ, il CRUISE CONTROL,l’ HILL HOLD CONTROL, SLOPE DEPENDENT CONTROL System e altri aiuti generati dalla piattaforma inerziale a 6 assi.

Un Lucano? In questo caso meglio di no grazie! più precisamente, non prima di guidare una Hayabusa. Anche con i mille controlli elettronici.

Davanti a così tanta cura, tecnologia e considerati tutti i miglioramenti e gli affinamenti – voglio concludere. Se devo dare una mia personalissima impressione sulle scelte fatte dai Jappo, Credo che la strada percorsa da Suzuki sia stata la più giusta. Accontentare gli appassionati cercando al tempo stesso di avvicinare timidamente nuovi possibili acquirenti. Trovo sensate tutte le scelte fatte sia estetiche che per quanto riguarda potenza e controlli elettronici, una moto che forse oggi non sarà più da primato ma che è anche l’unica che in venti anni è riuscita a cambiare ma restando sempre fedele a se stessa..e soprattutto hai suoi clienti, Magari lo avessero fatto altri, senza fare nomi! Alla fine di questo articolo sapete che vi dico? La Hayabusa è una moto esagerata, pesante, inutile, sgraziata e senza senso … NE VOGLIO DUE GRAZIE !!!

GALLERY MODEL 2021