La spettacolare guida di Marc Marquez

La spettacolare guida di Marc Marquez

29 Gennaio 2019 0 di La Redazione

Quando parliamo di sport ai massimi livelli, ci riferiamo alla più alta espressione di capacità in una determinata disciplina, questo vale per tutti gli sport, che sia il calcio,il basket piuttosto che il golf o il tennis. Con il tempo Arriva sempre, prima o poi, qualcuno che cambia le cose, ovvero, ci sarà sempre qualcuno che fa qualcosa in più dei più bravi, molte volte portando anche tecniche innovative o nuovi metodi fino ad allora sconosciuti, spesso diventando dei fenomeni.

Nel motociclismo vale la stessa regola con l’aggiunta del fatto che anche le motociclette sono sempre in continua evoluzione ed i piloti con la loro guida devono adattarsi al meglio aiutando a loro volta le case costruttrici nello sviluppo.

Marc Marquez fa parte degli sportivi che hanno cambiato le regole del gioco introducendo tali novità nel modo di guidare che pochi nel suo sport sono riusciti a portare fino ad oggi

Mi vengono in mente alcuni esempi di piloti del passato che hanno portato nel motociclismo delle tecniche poi emulate anche dagli altri, costringendoli ad adeguarsi per stare al passo. Due di questi esempi nel motociclismo moderno sono,senza ombra di dubbio, Kenny Roberts “il marziano” e Freddie Spencer “fast freddie”, il primo cambiò per sempre il modo di stare in sella alla moto, perfezionando a sua volta la guida di un altro grande, jarno Sarineen, ma qui andremo un pò troppo in la con il tempo. Kenny Roberts fu il primo pilota a spostarsi sulla sella e poggiare il ginocchio in terra, tale spostamento apportava il beneficio di abbassare il baricentro del complesso pilota/moto oltre che agevolare l’inserimento in curva delle sempre più potenti 500cc. Con l’arrivo dell’americano sono quindi arrivate anche le prime saponette sulle tute. Freddie Spencer ,invece, fece un altro passo epocale, capì che per andare più forte doveva frenare dopo e accelerare prima degli altri, che guidavano più rotondi..fu in un certo senso, l’ideatore delle linee e delle traiettorie moderne.

Da qui ci sono stati tutta una serie di miglioramenti da parte di altri grandi del motociclismo, che perfezionarono sempre di piu le tecniche di guida, fino ad arrivare alle moderne MotoGp.

Il pilota che per primo ha capito che per guidare questi “mostri” da oltre 240cv bisognava incrementare lo spostamento del corpo e guidare aggrappati al manubrio per controbilanciare al meglio la forza centrifuga, per poi raddrizzare piu velocemente la moto è stato, Caesy Stoner

Caesy Stoner su Ducati gp7

Marc Marquez però ha fatto molto di più, estremizzando questo concetto al punto di toccare costantemente il gomito a terra costringendo Alpinestar a dover ideare delle saponette per i gomiti.

Repsol Honda rc 213v Marc Marquez qualifiche Misano 13.9.14

Oltre a questo però ha portato altre più importanti innovazioni . La sua più grande peculiarità è quella di riuscire a sfruttare l’elettronica della sua moto spingedola al limite. Da qui ne vengono fuori tutte le sue bellissime staccate in controsterzo fin quasi dentro la curva. Questa sua capacità gli consente anche di riuscire a sfruttare al massimo le gomme a fine gara, regalandoci dei fantastici traversi.

No, non stava andando nell’erba

Oltre a questa guida stratosferica ,c’è un altra cosa che non si era davvero mai vista in tutta la storia del motociclismo , nessuno è mai riuscito a riprendere il controllo di una moto a cui si chiude l’anteriore, Marquez ci è riuscito e tutt’oggi è l’unico a riuscirci…mentre ai suoi colleghi non resta che guardare questi recuperi…increduli.

Quello che sembrava solo un colpo di fortuna è diventata la normalità . Questa impresa nasce senza dubbio dall’associazione di più fattori e cioè, dall’unione tra una grandissima preparazione atletica (probabilmente studiata a tavolino anche per perfezionare questa tecnica), l’elettronica della sua Honda RC213V e le gomme che hanno raggiunto un grip impensabile fino a qualche tempo fa. Visto che questi incredibili recuperi non sono affatto casuali, starà ancora all’Alpinestar studiare un modo per agevolarlo nell’impresa evitando anche spiacevoli bruciature

Definirei quindi Marquez il più grande innovatore della MotoGp 2.0, l’uomo-elettronico che piu’ di tutti ha saputo guidare e sfruttare le MotoGp di oggi al massimo.

A noi,quindi, non ci rimane che stare comodamente seduti a guardare lo spettacolo ed aspettare che arrivi qualcuno che riuscirà a fare quello che fa lui imitandolo, perchè infondo fino ad oggi la storia ci ha sempre insegnato questo. Sarà così anche stavolta??

Recupero al limite di Marquez con urlo di Guido Meda