Candele moto,tutto quello che c’è da sapere su come cambiarle

Candele moto,tutto quello che c’è da sapere su come cambiarle

20 Aprile 2020 0 di La Redazione

Semplici soltanto all’apparenza, le candele moderne,sono in grado di fornire prestazioni eccezionali e sono in realtà frutto di una tecnologia avanzatissima. Destinate a lavorare in condizioni gravose e isolare correnti di migliaia di Volt a sollecitazioni termiche elevatissime. I gas di combustione possono raggiungere anche i 2500 gradi mentre all’ estremità opposta, a pochi centimetri, la candela si trova a temperatura dell’ambiente esterno. Esse devono essere in grado anche di sopportare impunemente pressioni che nei motori a quattro tempi ad alte prestazioni possono superare gli 80 bar e numerosi attacchi chimici oltre a vibrazioni di notevole entità

Le Candele fanno parte di quelli che sono i componenti accessori della moto, come ad esempio le gomme e le pasticche dei freni. Devono venire controllate e sostituite periodicamente. Con le moderne candele la sostituzione si è notevolmente dilatata, e nei motori a 4 tempi possono tranquillamente arrivare ai 20.000Km prima di dare segnali di malfunzionamento. I controlli periodici, i cui intervalli sono indicati dal costruttore della moto, si limitano ad un attento esame visivo della condizione degli elettrodi, del piede dell’isolante e della misurazione della distanza tra gli elettrodi. un eventuale regolazione va fatta agendo esclusivamente sull’elettrodo di massa, che è quello laterale, attendosi a quanto riportato sul libretto d’uso e manutenzione della moto, con l’utilizzo di uno spessimetro che deve passare tra gli elettrodi opponendo una certa resistenza.

Ogni candela è contraddistinta da una sigla costituita da lettere e numeri (es. DCPR8E) che ne indicano le caratteristiche ( difficilmente interpretabili poichè ogni casa usa i suoi codici) e indicano le dimensioni della radice filettata, il grado termico,il tipo di elettrodi ed altre particolarità. Una caratteristica di importanza fondamentale per una candela è il suo grado termico. Una candela con grado termico troppo elevato (detta “fredda” cioè con grande capacità di raffreddarsi) per un tipo di motore, tenderà a lavorare a temperature troppo basse e quindi ad imbrattarsi, dall’altra parte una candela con grado termico troppo basso, detta “calda“, tenderà a funzionare a temperatura troppo alta e quindi ad innescare preaccensioni, con conseguenze che possono essere deleterie per il motore. A questo punto dovrebbe essere addirittura inutile sottolineare che all’atto della sostituzione è estremamente importante impiegare solo le candele indicate dal costruttore, o al limite se si ha preferenza per una marca diversa da quella prescelta, attenersi sempre alle tabelle di comparazione dei produttori e di verificare l’effettiva equivalenza tra le due candele utilizzando sia le tabelle di un fabbricante che quelle dell’altro.

Dopo questa essenziale infarinatura generale sulle candelette e su come scegliere quella giusta, passiamo ad una serie di norme pratiche di importanza fondamentale per la manutenzione o sostituzione.. già, perchè non è proprio semplice come si potrebbe pensare a cominciare dalla raggiungibilità di questi organi a volte davvero complicata per le pluricilindriche carenate. Eventuali errori possono essere pagati a caro prezzo. tanto per cominciare:

  • UTILIZZARE UNA CHIAVE SPECIFICA E DELLA MISURA CORRETTA . Tale attrezzo non dovrà entrare in contatto direttamente con l’isolante ceramico (molto fragile), ma anzi dovrà possibilmente essere munito di un inserto in gomma che afferri il serrafilo e protegga l’isolante medesimo. Anche la chiave in dotazione non è proprio adattissima poichè spesso si tratta di una chiave appartenete ad un kit di emergenza. Per lavorare a casa, meglio quindi una chiave dedicata e di buona marca
  • PRIMA DI RIMUOVERE LA CANDELA PULIRE IL POZZETTO nel quale essa è installata,possibilmente con un getto di aria compressa per evitare l’ingresso accidentale di materiale estraneo nel cilindro ed avere una superficie d’appoggio della rondella di tenuta completamente pulita.
  • NON USARE LUBRIFICANTE PER LA FILETTATURA DELLA NUOVA CANDELA . Questa è un antica abitudine dei meccanici della “vecchia guardia” oggi assolutamente non piu necessaria in quanto i principali costruttori oggi mettono in commercio le loro candele con la radice filettata protetta da un trattamento anti grippaggio. La lubrificazione ,oltretutto, potrebbe impedire la corretta coppia di serraggio
  • IMBOCCARE LA CANDELA A MANO NEL FORO FILETTATO della testata ruotandola con molta cautela. Se sentite resistenza ricominciate da capo, in quanto se accidentalmente impanaste la candeletta nel modo sbagliato andreste a spanare la sede rovinando la testa del motore, dovendo portare successivamente il tutto a rettificare..e nelle moto più sofisticate, sostituendola. Il danno può diventare veramente importante. Se la candela è alloggiata in un profondo pozzetto, usare una chiave per candele lunga con le caratteristiche descritte sopra, agendo con la massima cautela
  • COPPIA DI SERRAGGIO ADEGUATA. Quest’ultimo punto è importantissimo. Se all’atto dell’installazione si applica una coppia di serraggio insufficiente, non solo si rischia di incorrere in un allentamento spontaneo, ma la rondella di tenuta non viene compressa in modo adeguato e non sarà in grado di garantire la perfetta tenuta dei gas, oltre che modificare il comportamento termico della stessa,che potrà tendere a surriscaldare. Non solo, ma possono insorgere anche problemi di natura meccanica come la rottura dell’elettrodo di massa a causa delle vibrazioni. D’altro canto se la coppia di serraggio è troppo alta c’è il rischio di danneggiare la filettatura della testa, si possono anche verificare dopo un pò di tempo mancanze di tenuta tra isolante centrale e corpo metallico (dovuto alla deformazione di quest’ultimo). Altre volte ancora, si puo’avere la rottura della radice filettata che rimane all’interno della testa con distacco dal corpo metallico (fig sotto) utilizzare quindi sempre le coppie di serraggio raccomandate dal costruttore utilizzando una chiave dinamometrica. oppure se proprio non avete scelta..affidatevi alla vostra sensibilità ricordandovi di prestare la massima attenzione perché spesso il confine tra il troppo e il troppo poco non è dosabile con la nostra forza e i rischi sono quelli che vi ho appena indicato.
distaccamento del corpo metallico