Aspettando la Ducati Monster 2021..in principio c’era il Monster 900

Aspettando la Ducati Monster 2021..in principio c’era il Monster 900

21 Luglio 2020 0 di La Redazione
rendering Ducati Monster 2021

In questi giorni si sta facendo largo in rete questa foto. Per quanto credo sia necessario prendere con le molle queste anteprime, non proprio ufficiali, spesso pubblicate per fare notizia , è ormai sicuro che una novità che verrà introdotta sul nuovo modello sarà il telaio monoscocca di stampo front-frame, che verosimilmente potrebbe equipaggiare anche una futura Streetfighter V2. Le notizie trapelano dalle varie “fotospia”, ma ancora niente di certo.. probabilmente sarà tutto più chiaro questo autunno. Se è vero che questa sarà la versione ufficiale, quello che è sicuro è che con il passare dei modelli ci stiamo sempre più allontando dalla prima Monster sotto praticamente ogni aspetto, certamente, i nuovi modelli in qualcosa devono cambiare, sennò che nuovi modelli sarebbero, però stanno scomparendo quei richiami estetici e stilistici che a primo impatto ti portano a ricordare il passato. Spesso oggi le case tendono pericolosamente ad avvicinarsi a quella standardizzazione delle linee che toglie personalità alle moto..rendendole tutte molto simili, facendo sfuggire all’occhio quei dettagli che una volta erano il tratto distintivo di un particolare modello.

Nel 2021 saranno passati la bellezza di 29 anni dall’entrata in scena della prima Monster 900, presentata a Colonia nel 92, un eternità, motociclisticamente parlando, eppure quella moto ha raggiunto la bellezza eterna, senza tempo, che solo le moto che hanno segnato un epoca raggiungono.

In effetti, nel 1992, Ducati dette vita a una moto unica. Il suo nome ufficiale era M900 ma per tutti il capolavoro dello stilista Miguel Galluzzi sarà Monster che ha poco a che vedere con la parola anglosassone ma piuttosto un esclamazione tipica Bolognese per indicare stupore, molto simile, da qui la parola “Mostro” . Questa moto dette l’avvio definitivo a un genere di moto che all’epoca stentava a decollare che erano le Naked. Il Monster era una moto nata dalla semplicità, che non somigliava a niente ma che era costruita comunque con motore e sovrastrutture già esistenti, che equipaggiavano praticamente i due modelli di serie più rappresentativi di Ducati dell’epoca, riuscendo ad essere allo stesso tempo esteticamente e concettualmente inedita.

Il telaio era praticamente quello della Ducati 851/888 modificato solo nella parte del telaietto reggisella mentre il motore era della 900SS, lo stesso che equipaggiava di fatto anche la mitica Paso 906 (dove 6 sta per il numero di marce, non la cilindrata) che in realtà era 904cc. Il motore era a carburatori, a dire il vero un po’ scorbutico e sotto i 4000giri scalciava che era una bellezza, in compenso, aveva una coppia portentosa e un buon allungo. Soprannominato il “pompone” per questa sua caratteristica erogazione. Il primissimo motore era identificato poi come “valvole grandi” caratterizzato da una marcata impennata di potenza e quindi un po’ meno sfruttabile rispetto al successivo “valvole piccole” (che montava valvole e camme del 750) ma estremamente più affascinante, oltre ad avere qualche cavallo in più

Nella primissima versione, Il telaio era un traliccio in acciaio al cromo molibdeno verniciato del bellissimo colore oro che contraddistingueva le Ducati di quel tempo e che si sposava magnificamente con il Rosso Ducati originale. Era accoppiato al forcellone bibraccio in alluminio lucidato con sospensione prograssiva con “l’ archetto”rigorosamente giallo per ricordare appositamente la plurivittoriosa 851/888 in superbike.

i freni erano dei bellissimi Brembo serie oro da 320mm con pinze flottanti con 4 pistoncini, gli stessi che montava la 888, ribadendo ancora quanto questa Naked fosse costruita senza badare al risparmio sulle componentistiche, così come per le sospensioni Showa da 43mm pluriregolabili e il mono progressivo Sachs. Anche la grafica interna del contachilometri era ripresa dalla Superbike bolognese..

Per non parlare poi della posizione di guida, caricata in avanti, quasi scomoda e con le gambe rannicchiate che dopo un po’ di chilometri avevano il bisogno di essere stirate perché indolenzite, ma in compenso regalava una guida davvero da sportiva. Un carattere ben definito, il Monster era questo. Un mix di caratteristiche e design inconfondibili..quello che forse si è perso progressivamente negli anni. Ripetere quel successo sarà storicamente impossibile, e il vero Monster sarà sempre M900! E mi piace ricordarlo ogni volta che esce il nuovo modello. Oggi è un oggetto superato, destinato ai collezionisti e a quelli che hanno amato questa epoca. I modelli originali e messi bene specialmente le prime Rosse e Oro si stanno rivalutando parecchio e i prezzi stanno salendo in fretta.