Asfalto, 5 insidie che si possono nascondere tra le curve

Asfalto, 5 insidie che si possono nascondere tra le curve

24 Novembre 2020 0 di La Redazione

Chiunque vada in moto per le strade avrà sicuramente a cuore questo articolo e comprenderà perfettamente che la condizione dell’asfalto e del manto stradale in generale influisce tantissimo sulla qualità della nostra guida in moto,rendendo alcune volte le nostre gite un incubo e altre invece straordinariamente appaganti. Le maggiori insidie dell’ asfalto però non si riducono soltanto ad una strada disastrata, ma spesso si nascondono proprio su quelle strade che apparentemente ci sembrano in buono stato, che però per una serie di fattori, di piccole variazioni climatiche, di imperfezioni, potrebbero mettere in grave difficoltà chi le incontra se non è mentalmente preparato ad affrontarle o non sufficientemente attento ed esperto. Guidare sempre con un minimo di guardia alzata e guardare sempre oltre quello che si vede, riduce senza dubbio la possibilità di andare incontro a spiacevoli situazioni o nel peggiore dei casi cadute. Per guidare la moto nella maniera più sicura possibile la Predittivita‘ gioca sempre un ruolo fondamentale.

Ho deciso di inserire qui di seguito alcune delle più fastidiose insidie che si possono incontrare, per mettere anche in guardia e fare riflettere i meno esperti. Insidie che in auto, su quattro ruote, potrebbero essere irrilevanti, su due, possono rivelarsi fatali.

1 – BRICCIO,GHIAIA E TERRA

Questa condizione è una delle più insidiose che si possono incontrare ma anche tra le più prevedibili e visibili specialmente se le troviamo su una strada che percorriamo spesso. Il briccio e la ghiaia in genere si formano all’ interno delle curve. È una condizione che si crea di solito dopo una pioggia sostenuta o torrenziale. Specialmente nelle strade di collina e montagna, il dislivello della strada fa sì che l’acqua scorra tipo torrente trascinando con sé ghiaiottoli vari che col peso si vanno a depositare in un punto di minor dislivello creando di fatto una sorta di tappeto di sassolini altamente scivoloso. Specialmente se entriamo in curva con il freno anteriore in mano il rischio di cadere è altissimo. Se ci trovassimo in questa situazione e la velocità è moderata si può cercare di contenere il rischio rallentando la moto solo ed esclusivamente con il freno posteriore, oppure se la situazione ce lo permette, deviando la traiettoria su una parte di asfalto pulita. Diffidate anche delle curve successive perché potrebbero presentare lo stesso problema. La terra invece ha origini diverse, spesso portata in strada dai trattori o dalle macchine/ jeep dei cacciatori che si avvanturano nelle strade sterrate, e che, specie se bagnate fanno si che la terra si attacchi alle ruote perdendola successivamente per strada. Anche qui, prestare attenzione alle intersezioni della strada con le stradine sterrate, comportarsi come nel caso della ghiaia.

2 – CHIAZZE DI UMIDITÀ

Questa condizione è insieme a quella precedente, una delle più pericolose. Spesso capita che usciamo in moto in una bella giornata di sole, magari dopo un po’ che non piove. Mentre negli spazi aperti e assolati la strada è perfettamente asciutta, potremmo ritrovarci ad affrontarne una parte in una zona più ombreggiata, magari esposta a Nord o semplicemente costeggiata da alberi in una zona più o meno collinare o di montagna, dove il fenomeno è estremamente più accentuato. L’ombreggiatura della strada in questo caso potrebbe trarci in inganno nascondendo alla vista la condizione altamente scivolosa di una curva, se non si è premuniti moderando la velocità, un approccio troppo deciso lo si può pagare davvero caro e la caduta è quasi certa. Se ce ne accorgiamo in tempo, in situazione di emergenza, moderare la velocità esclusivamente frenando con il freno posteriore cercando di rallentare il più possibile, pregando i santi giusti. Per fare uno dei tanti esempi di una situazione quasi totalmente inaspettata, vi racconto di una volta che mi ritrovai sulla Cisa, in discesa subito dopo il passo dopo un rettilineo e prima di una curva lenta di circa 90 gradi. In tutto il viaggio di 300km, solo due o tre curve erano umide perché completamente ombreggiate di giorno. Mi attaccai ai freni prima della chiazza e mollai il freno anteriore agendo solo sul posteriore riuscendo a rallentare quanto bastava per percorrere la curva lentamente. Chiunque potrebbe restare colto di sorpresa, i primi di Ottobre in un giorno di sole e 23 gradi, in montagna però è molto facile trovarsi ad affrontare questa situazione anche in un periodo particolarmente felice. Occhio alle ombre ed all’esposizione specie nelle stagioni di mezzo e in cui il sole non raggiunge lo Zenit e spesso il dislivello delle temperature tra giorno e notte può creare fenomeni di condensa.

3 – CAMBIO DI ASFALTATURA

Spesso capita di ritrovarci su una bella strada, asfalto quasi perfetto o nuovo, percorriamo le curve con disinvoltura, ormai fiduciosi della buona tenuta della gomma. Può capitare però che più o meno improvvisamente notiamo un cambio di colore a volte in maniera più marcata, a volte meno. Ci ritroviamo su un pezzo di asfalto più vecchio e liscio, composto anche da una graniglia più fine. Sentiamo la moto che inizia a scivolare di più, questo, è il messaggio inequivocabile che è arrivato il momento di rallentare. Se la strada la conosciamo, nessun problema, saremo preparati e consapevoli. Se invece non la conosciamo è il caso di andarci cauti ed aspettare un nuovo cambio di qualità dell’ asfalto. Purtroppo può anche accadere che il cambio di asfalto avvenga proprio a ridosso di una curva in modo più o meno visibile. In quel caso rallentare il più possibile e utilizzare al minimo il freno anteriore.

4 – DISLIVELLO DEL PIANO STRADALE

Questa condizione particolare la si può incontrare frequentemente e per vari motivi. Il principale è quella del cedimento stesso del piano stradale, spesso in forma di avvallamento o di cambio netto di livello con tanto di crepa nell’asfalto. Di solito è la conseguenza della pioggia di tipo torrenziale che dissesta letteralmente la terra sotto la strada. Nel caso estremo la strada frana letteralmente. Un altra causa del dislivello potrebbe essere anche una toppa di asfalto riuscita male che resta più alta del piano stradale a volte in modo considerevole. Quando ci troviamo di fronte a questo fenomeno in curva, potrebbe essere un bel fastidio e addirittura può deviare la traiettoria della moto. Può metterci in seria difficoltà. E’ importante cercare di non mettere le ruote nel dislivello, rallentando e alzando la moto, deviando quanto più possibile. Di solito è una condizione parecchio visibile e si può evitare. La velocità e l’inclinazione della moto giocano un ruolo fondamentale.

5 – MACCHIA D’OLIO O DI LIQUIDO REFRIGERANTE

Ultimo, ma non meno importante, la macchia d’olio è proprio un grande classico ed è forse la condizione più temuta dai motociclisti. Può trovarsi ovunque e nella maniera più imprevista, anche dove non ci aspetteremo. Che sia una strada impeccabile o su asfalti lodevoli, non fa differenza. La sua scivolosità dipende molto dal tempo in cui si trova sull’asfalto, più è fresca, più è letale. Per fortuna spesso si trova sottoforma non proprio di chiazza ma di strisciata lungo la strada, facilmente visibile perché di colore molto scuro e quindi visibile. È la conseguenza della rottura di una coppa o del cedimento improvviso di un tappo o di un filtro. Essendo l’auto in movimento ecco che si presenta sottoforma di strisciata che può diventare macchia se l’auto si ferma. cercare quindi di evitare di percorrere la traiettoria disegnata dalla strisciata. Ancora peggio è la chiazza di liquido refrigerante. È altrettanto scivolosa e a differenza della macchia d’olio è meno visibile a causa del suo colore chiaro difficile da distinguere, ma non impossibile. Spesso si trova facilmente sottoforma di pozzanghera più o meno asciutta. Quando è così, È la conseguenza della rottura improvvisa di un tubo o di un raccordo dell’acqua quindi la quantità di liquido che si riversa sull’asfalto spesso è notevole, lasciando il malcapitato automobilista sul posto. In questo frangente purtroppo la fortuna gioca un ruolo fondamentale, se si ha la tempestivita’ di vederla cercate di scartarla in tutti i modi perché in curva se il liquido si trova lì da poco, che sia Olio o liquido la caduta è garantita.

IN CONCLUSIONE

Vorrei a questo punto fare una considerazione. L’ evitabilita’ di tutte le condizioni elencate è direttamente proporzionale alla velocità e al modo in cui entriamo e approcciamo una curva. Prudenza è la parola chiave per evitare il peggio. Guidate sempre nel modo più predittivo possibile, divertendovi solo dove la visibilità è ottima e le curve le vedete con largo anticipo. Senza ansie ma consapevoli di quello che potrebbe presentarsi davanti a voi specialmente se la curva non la vedete tutta. Divertirsi è possibile e talvolta si può anche spingere un po’di più, a maggior ragione,se quella strada la conosciamo bene.