Il sorpasso più bello della storia del motociclismo

Il sorpasso più bello della storia del motociclismo

25 Gennaio 2023 1 di La Redazione

Li ho contati, sono 5 secondi, in un lasso di tempo così ristretto Kevin Schwantz il 26 Maggio 1991 sul circuito di Hockenheim in Germania ha compiuto quello che è considerato più o meno ad unanimità il sorpasso più bello della storia del motociclismo. Una staccata violentissima ai danni dello storico rivale, campione del mondo in carica Wayne Rainey.

Storici Rivali, si sono sfidati per anni sulle piste di tutto il mondo

Non so di preciso quante volte ho rivisto questo sorpasso ma ogni volta che lo guardo mi chiedo cosa sia passato nella testa dei due in quel momento. Mancavano solo 3 curve alla fine del Gp, un solo vincitore. Per Kevin l’importante era superare wayne e per Wayne l’importante era resistere lottando con tutto il suo talento. Dovete sapere che quelle che per molti di voi oggi sono considerate vecchie motorette sfumacchianti in realtà erano delle vere e proprie bombe su due ruote, armi a doppio taglio che cercavano costantemente di far cadere il conduttore catapultandolo da qualche parte. Tori impazziti che portati al limite da Piloti con due “Balls” grosse come meloni cercavano di disarcionare chiunque ci fosse sopra.

Per chi non lo sapesse, una moto 500cc da Gran Premio 2tempi dei primi anni 90 sviluppava circa 180 Cavalli per un peso di appena 120/130 kg. Praticamente il peso di una Rs 125 2 tempi dell’epoca che con soli 34 cavalli andava già come un missile in rapporto alla cubatura raggiungendo i 180 km/h. Moltiplicate quella potenza per 5 volte e mezza e avrete il risultato. Piu semplicemente, immaginatevi una Rs125 con 180cv.

Il buon vecchio fondatore di Lotus, Colin Chapman, sa bene di cosa parlo “light is Right” ,diceva, che è Il concetto alla base del rapporto peso/potenza, ovvero che, più leggero è, più forte va. Quelle moto esprimevano nel migliore dei modi questa equazione. La cosa ancora piu’ inquietante è che tutta questa potenza era disponibile dai 10.000 giri al minuto in poi e quasi improvvisamente. Se poi aggiungete il fatto che non esisteva alcun tipo di controllo elettronico ecco che avviene la magia. Verso la fine degli anni 90, ormai al tramonto della loro epoca, per il passaggio alle 4 tempi MotoGp, furono addolcite (se così si puo dire) sensibilmente favorendo un erogazione più lineare grazie ad innovazioni tecniche come i motori di tipo “Big Bang” a scoppi irregolari e sistemi di iniezione di acqua negli scarichi per aumentare l’accordatura tra le espansioni. Fatto sta che quelle tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 però erano le più pericolose in assoluto. Tanti incidenti e tante fratture

Dopo un infarinatura generale sul periodo storico in questione giusto per fare da cornice, vi racconto al fotogrammo questo sorpasso entrato nella storia. Alla fine dell’ultimo giro Schwantz su Suzuki, grazie ad una delle sue staccate furiose, sorpassa Rainey su Yamaha all’ingresso della S intitolata ad Ayrton Senna. Nonostante tutto in uscita di Curva prima del rettilineo viene sorpassato nuovamente da Rainey, grazie alle superiori prestazioni della Yamaha in accelerazione. Quando sembra ormai tutto compiuto accade qualcosa di straordinario. Kevin in scia tiene ancora il gas Aperto e appena il Campione del mondo in carica chiude il gas esce fuori e Tira una staccata pazzesca, violentissima. Vista al Rallentatore si vede benissimo con quanta forza il pilota agisca sui freni in un disperato tentativo di riuscire nell impresa. La moto si scompone, la forcella è a “pacco”, la gomma anteriore si schiaccia al suolo, il posteriore si alleggerisce e la ruota dietro, frenata , saltella a destra e sinistra toccando ad intermittenza sull’asfalto tipo alfabeto Morse. Sembrerebbe, per un momento, che la moto stia per smontarsi in mille pezzi dalle vibrazioni, tutto salta, tutto si muove. Kevin con tutte le sue energie riesce a frenare la moto giusto in tempo per inserirla in curva e trovare la corda mentre dall’altra parte un incredulo Rainey cerca di fare prima di lui a chiudere sul cordolo ma per un pelo non ce la fa’ affiancandolo. Nella curva successiva, che è addirittura a sfavore della Suzuki, Kevin gli da un altra bastonata, stacca ancora forte e resta davanti. Se si guarda molto attentamente, un attimo prima di fare ciò, trova anche il tempo di girarsi verso il Rivale per vedere dove si trova. Incredibile, un capolavoro di sorpasso che sono certo che se fosse votato da una giuria di esperti sarebbe un 10.00 sicuro. Nel mondo dello sport molte volte si sono viste cose inspiegabili che vanno oltre ciò che viene ritenuto possibile fino ad allora. Questa è una di quelle. Un impresa senza filtri, solo un uomo e una macchina che vanno contro le leggi della fisica..niente antisaltellamento, niente Slide-control in frenata, niente che si possa prendere anche solo una parte del merito di questa straordinaria acrobazia. GODETEVI LO SPETTACOLO, BUONA VISIONE